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Lezione numero 13. QuarantatrΘ.
Servizio
di Stefano De Dionigi
Non ci sarebbe bisogno di nullÆaltro per descrivere
la partita di Varese, basterebbe il solo score di Mrsic. Ma Varese
Φ molto pi∙ che una perfetta macchina lubrificatissima che riesce
a far giocare al meglio il croato, Φ un perfetto organismo in cui
lÆunione delle parti Φ perfetta e univoca. La partita comincia con
un 7-0 sparato, segno che Varese vuole vincere. Non cÆΦ Pozzecco,
appiedato, e al suo posto cÆΦ Giadini fin dallÆinizio. Tutti pensavano
ad una breve comparsa del Giada, invece giocherα per 30 minuti,
e alla grande. Comunque Gorizia recupera il break e rimane a 5-6
punti per tutto il primo tempo, avvicinandosi anche di pi∙, grazie
soprattutto alle triple di Mian e al gioco a centro area di Payne,
mal contenuto da Santiago e Zanus Fortes. Un paio di folate in contropiede
per parte, una per Varese tutta di marca Giadini con intercetto,
corsa e chiusura con schiaccione a due mani allÆindietro. Prima
aveva giα fatto esplodere il Palaignis con unÆaltra schiacciata
staccando quasi dal tiro libero. Gorizia per≥ non si stacca, e comincia
il secondo tempo. Subito si nota una cosa, finalmente entra Galanda
e la musica cambia. Varese stringe in difesa, sia dentro sia fuori,
e spinge alla grande il contropiede. Il risultato sono 15 punti
di vantaggio ottenuti con giocate semplici e spettacolari, che mandano
in visibilio i presenti. Galanda inoltre aggiunge un 1 al suo 10
e gioca una partita da Sabonis: al di lα dei movimenti da accademia
vicino a canestro spara assist come il mitico lituano e segna anche
una bella tripla da 7 metri, contro Payne che, poverello, pensava
non esistesse un lungo cos∞ pericoloso da quella distanza. A questo
punto per Varese Φ accademia, e Mrsic pu≥ dar sfogo alla sua voglia
di vincere la classifica dei marcatori, ma anche quella di MVP,
visto che la sua valutazione alla fine sarα un mostruoso 50, grazie
ai 5 recuperi, ai 2 assist e ai 5 rimbalzi. Per chiudere la cronaca
segnalo una terza schiacciatona di Giadini (che strano) che sempre
su suo recupero, mette il turbo e schiaccia aprendo le ali, cioΦ
testa al ferro, ma un metro pi∙ verso centrocampo dellÆanello. E
Gorizia non pu≥ che arrancare fino al finale, quando Bianchi, 18enne
arrivato da Treviglio, segna il centone con una bella penetrazione.
Di Gorizia poco si pu≥ dire: Φ la squadra pi∙ debole dellÆA1, ha
grossi problemi perchΘ non ha neanche 5 titolari decenti. Tonut
Φ bollito, e se dalla panchina il primo cambio Φ Spangaro potete
capire che le cose non possono migliorare di molto. Timinskas Φ
quel che Φ, Stazic Φ giovane e fa tante cavolate, perci≥ gli unici
affidabili sono Payne e il granitico Mian, tra lÆaltro convertitosi
purtroppo alla religione del calzino corto, lasciando il solo Binelli
in A1 a usare i mitici calzettoni al ginocchio. Varese invece chiude
alla grande il Æ98: confermati spettacolo e competitivitα, ha ritrovato
la sua cittα e lÆaffetto dei tifosi, che per≥ ieri stavano giα preparando
la trasferta canturina, sempre insidiosa pi∙ che altro per le vecchie
ruggini tra le tifoserie. Non ditelo a me che abito esattamente
in mezzo al triangolo Cant∙-Varese-Milano. Una menzione va a Scottie
Pippenàpardon, ad Alessandro De Pol, vero emulo di Da Pip. Ieri
in assenza del play ha spesso tirato le redini della squadra, oppure
ha giocato da terminale quando Mrsic era sul pino, oppure ha fatto
il rimbalzista dÆattacco quando in campo cÆera Galanda schierato
come centro tattico a quattro metri dal canestro. Geniale e unico,
De Pol Φ fragorosamente esploso questÆanno, dopo che giα lÆanno
scorso aveva dato segnali di grandi miglioramenti. LÆultimo miglioramento
lÆha avuto nel tiro da fuori, ed Φ tanto migliorato che Φ tra i
primi tiratori da tre della serie A. Una parola infine per Giadini:
essere la riserva di Pozzecco Φ difficile, ma lui ha capito che
esserne il rincalzo non vuol dire essere come lui. Æ un play diverso,
molto pi∙ fisico e pi∙ adatto al gioco controllato, visto che Φ
due metri. Ci≥ non toglie che se pu≥ andare a schiacciare (tuttora
la parte migliore del suo repertorio, anche se ha un buon tiro da
tre) lo fa, e chi ha visto la partita di domenica ben lo sa.
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